Carlo Sisi
CORPO IN CORPO

Quando Giovanni Dupré presentò all’Accademia di Firenze, nel 1842, il gesso dell’Abele Morente i professori, fedeli al canone del bello ideale, gridarono allo scandalo credendo di esser stati chiamati a valutare un calco dal vero. Un corpo reale imprigionato nella forma, dunque, che per la sua evidenza naturalistica segnava, in effetti, un’audace svolta nell’evolversi del procedimento compositivo non più soggetto al canone didattico ma libero di inglobare anche le imperfezioni della realtà. Con l’affermarsi dell’estetica verista e, nella seconda metà dell’Ottocento, delle inquietudini espressive del Simbolismo, gli artisti si sentirono sempre più liberi di analizzare caratteri e fisiologie, sino a utilizzare la tecnica del calco per appropriarsi nella maniera più intima e spregiudicata dell’identità del modello.

Le immagini che si propongono nella lezione intendono ripercorrere lo spazio storico e culturale che dal domínio dell’idea si estende al panorama molteplice delle azioni sperimentali condotte dagli artisti dell’Ottocento sui corpi che frequentano l’atelier: impronte tramandate nel gesso che narrano avventure dello sguardo e del sentimento, quali straordinari presagi di analoghi sondaggi condotti da molti protagonisti dell'arte contemporanea.
Data: 1 dicembre 2022
Stagione: Autunno 2022

dai CONSIGLI LIBRARI

Dizionario degli scultori italiani dell'Ottocento
Alfonso Panzetta
Allemandi, Torino 1989 

Giovanni Duprè
Ettore Spalletti
Mondadori Electa, Milano 2002

Scultura italiana dell’Ottocento
A cura di Giuseppe Marchiori 
Arnoldo Mondadori Editore, Milano 1960

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