i RELATORI
Per le BREVISSIME vengono invitati professori, autori, esperti del settore di chiara fama e provenienti da tutta Italia con una particolare propensione alla divulgazione brillante.
CRISTINA ACIDINI
Cristina Acidini si è laureata nel 1977 in Storia dell’arte con Mina Gregori a Firenze, dove ha svolto la sua vita professionale al servizio dei beni culturali. Ha lavorato nelle Soprintendenze di Bologna e Firenze e presso il Ministero per i Beni Culturali a Roma.
Dal 2000 al 2008 è stata soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, dal 2006 al 2014 soprintendente del Polo Museale fiorentino.
Dal 2000 al 2008 è stata soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, dal 2006 al 2014 soprintendente del Polo Museale fiorentino.
ANNA ANGUISSOLA
Anna Anguissola insegna Archeologia Classica all’Università di Pisa, dove dirige la Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium. I suoi interessi sono legati soprattutto alla cultura materiale e artistica del mondo ellenistico e romano, in particolare lo sviluppo urbano, l’architettura domestica e funeraria, la scultura e pittura romane, la lavorazione e circolazione del marmo, le fonti letterarie greche e latine sull’arte.
GIUSEPPE BARBERA
Giuseppe Barbera è stato professore ordinario di Colture Arboree all'Università di Palermo.
Si occupa di alberi, sistemi e paesaggi agrari e agroforestali del Mediterraneo.
Già assessore all'Ambiente del Comune di Palermo, è membro del Consiglio Scientifico dell'"Osservatorio nazionale del paesaggio e dell'Associazione Italiana Parchi e Giardini storici.
Si occupa di alberi, sistemi e paesaggi agrari e agroforestali del Mediterraneo.
Già assessore all'Ambiente del Comune di Palermo, è membro del Consiglio Scientifico dell'"Osservatorio nazionale del paesaggio e dell'Associazione Italiana Parchi e Giardini storici.
STEFANO CASCIU
Stefano Casciu, cagliaritano storico dell’arte, ha studiato a Firenze, sotto la guida di Mina Gregori, temi del collezionismo e del mecenatismo artistico della famiglia Medici, in particolare dell’ultima della famiglia, Anna Maria Luisa, Elettrice Palatina.
KEITH CHRISTIANSEN
Keith Christiansen è Curator Emeritus del Metropolitan Museum dove ha iniziato la sua carriera nel 1977 e dove, per oltre dieci anni (2009-2021) è stato presidente del Dipartimento di Pittura Europea “John Pope-Hennessy”.
ENRICO COLLE
Enrico Colle, dopo aver frequentato i corsi di Storia dell'Arte presso l’Università di Firenze e di Venezia dove si è laureato, si è specializzato nel campo delle arti decorative e ha incentrato i propri studi sugli arredi e sugli oggetti d’arte delle ex residenze reali italiane, anche in vista di una loro più corretta esposizione museografica.
ANDREA G. DE MARCHI
Andrea De Marchi è nato a Roma nel 1960, e qui ha preso alcuni titoli universitari, prima di un PhD a Losanna, ma ha imparato gran parte di quel che sa da Federico Zeri, con cui ha collaborato per quasi un decennio.
CARLO FALCIANI
Carlo Falciani, laureato a Firenze con Carlo Del Bravo nel 1995 con una tesi sul Rosso Fiorentino, ha studiato in Francia all'Université Paris 1, Panthéon-Sorbonne ed è stato fellow a Villa I Tatti, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, e al Center for Advanced Study in the Visual Arts della National Gallery di Washington.
MARIO IOZZO
Mario Iozzo, laureato nel 1981 in Archeologia e Storia dell’Arte Greca all’Università di Firenze, si è perfezionato in quella di Pisa (1981-1982) e specializzato presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene (1982-1984), conseguendo poi il Dottorato di ricerca nelle Università Toscane Consorziate (1986-1988).
ANNA LAMBERTINI
Anna
Lambertini, architetto e paesaggista con specializzazione post-laurea
in Architettura
dei giardini e Progettazione del Paesaggio e
dottorato di ricerca in Progettazione
Paesistica,
è professoressa associata di Architettura del paesaggio presso
il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze.
LAURA LOMBARDI
Laura Lombardi, storica dell’arte, laureata a Firenze con Carlo Del Bravo e specializzata a Siena con Enrico Crispolti, insegna Fenomenologia delle Arti Contemporanee e Storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Brera e da quest’anno all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
MARCO MASSETI
Marco Masseti è zoologo e paleoecologo, specializzato nello studio delle relazioni che si sono sviluppate fra uomo e animali nel corso dell’evoluzione civile, delle specie zoologiche antropocore e della fauna di ambiente antropogenico. Per molti anni è stato docente e ha svolto attività di ricerca presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze.
LUCA MATTEDI
Luca Mattedi è uno storico dell’arte, attualmente dottorando dell’Università di Trento, specializzato nella cultura figurativa toscana medievale e rinascimentale. Si è formato nelle università di Trento e di Firenze.
GIOVANNI MORELLI
Agronomo e arboricoltore, titolare dello Studio Progetto Verde e
direttore tecnico della Società AR.ES. - Arboricoltura Estense di
Ferrara, esercita la libera professione dal 1994, occupandosi sia di
analisi della stabilità che, più in generale, di consulenze
specialistiche nel settore dell’arboricoltura urbana, applicando i
principi della morfofisiologia arborea.
ENRICO MORTEO
Enrico Morteo (1957) è architetto, critico e storico dell'architettura e del design. Pubblicista e saggista, ha scritto libri e curato mostre e cataloghi. È autore e conduttore radiofonico per RAI Radio3.
EUGENIO PANDOLFINI
Laureato in Architettura a Firenze, ha conseguito un master in Progettazione Architettonica Avanzata e il dottorato in Progetto Architettonico presso la Scuola Tecnica Superiore di Architettura di Madrid (ETSAM), con una ricerca sulla relazione tra comunicazione, paesaggi e nuove tecnologie.
FILIPPO PIZZONI
Architetto paesaggista, laureato al Politecnico di Milano, si è specializzato in Conservazione di Parchi e Giardini Storici all’Università di York con una borsa di studio ICOMOS-IFLA. Si occupa di progettazione di giardini e restauro di parchi storici, pubblici e privati.
MARCO SAMMICHELI
Marco Sammicheli è curatore per il settore design, moda e artigianato di Triennale Milano e direttore del Museo del Design Italiano. È International Relations Chief Officer di Triennale dove dal 2018 si occupa dell’Esposizione Internazionale in collaborazione con il Bureau International des Expositions (BIE) e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).
LUCA SCARLINI
Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist. Raccontatore d’arte, collabora con numerosi musei.
CARLO SISI
Carlo Sisi, è stato direttore, fino al 2006, della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze e della Galleria del Costume, in cui ha promosso, con mostre e iniziative, la conoscenza dell’arte dell’Ottocento e del Novecento.
RICCARDO SPINELLI
Riccardo Spinelli si è laureato in Storia dell’arte all’Università degli Studi di Firenze nel 1982 (con Mina Gregori) e nello stesso ateneo ha conseguito il Diploma di Specializzazione (1986).
SIMONE VERDE
Simone Verde è un museologo e storico dell'arte italiano. Già direttore del Complesso Monumentale della Pilotta, di cui ha portato a termine il totale restauro e riallestimento, a partire dal gennaio 2024 è direttore delle Gallerie degli Uffizi.
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50125 Firenze
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CRISTINA ACIDINI
Cristina Acidini si è laureata nel 1977 in Storia dell’arte con Mina Gregori a Firenze, dove ha svolto la sua vita professionale al servizio dei beni culturali. Ha lavorato nelle Soprintendenze di Bologna e Firenze e presso il Ministero per i Beni Culturali a Roma.
Dal 2000 al 2008 è stata soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, dal 2006 al 2014 soprintendente del Polo Museale fiorentino.
Ha promosso, progettato e diretto restauri, ampliamenti e riordinamenti museali, studi e ricerche, convegni. È stata commissario di mostre in Italia e in vari stati europei, nelle Americhe, in Cina, in Giappone.
Ha dedicato scritti specie a grandi temi rinascimentali come Sandro Botticelli, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, i Medici e le arti, Santa Maria del Fiore, ville e giardini, più due romanzi. È Commendatore dell’Ordine del Merito della Repubblica Italiana e Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere della Repubblica Francese, destinataria di premi e riconoscimenti, ultimo il Fiorino d’oro della città di Firenze (2022).
Attualmente presiede a titolo volontario l’Accademia delle Arti del Disegno, la Fondazione Casa Buonarroti, la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, l’Opera di Santa Croce.
Dal 2000 al 2008 è stata soprintendente dell'Opificio delle Pietre Dure di Firenze, dal 2006 al 2014 soprintendente del Polo Museale fiorentino.
Ha promosso, progettato e diretto restauri, ampliamenti e riordinamenti museali, studi e ricerche, convegni. È stata commissario di mostre in Italia e in vari stati europei, nelle Americhe, in Cina, in Giappone.
Ha dedicato scritti specie a grandi temi rinascimentali come Sandro Botticelli, Leonardo da Vinci, Michelangelo, Raffaello, i Medici e le arti, Santa Maria del Fiore, ville e giardini, più due romanzi. È Commendatore dell’Ordine del Merito della Repubblica Italiana e Cavaliere dell’Ordine delle Arti e delle Lettere della Repubblica Francese, destinataria di premi e riconoscimenti, ultimo il Fiorino d’oro della città di Firenze (2022).
Attualmente presiede a titolo volontario l’Accademia delle Arti del Disegno, la Fondazione Casa Buonarroti, la Fondazione di Studi di Storia dell’Arte Roberto Longhi, l’Opera di Santa Croce.
STEFANO CASCIU
Stefano Casciu, cagliaritano storico dell’arte, ha studiato a Firenze, sotto la guida di Mina Gregori, temi del collezionismo e del mecenatismo artistico della famiglia Medici, in particolare dell’ultima della famiglia, Anna Maria Luisa, Elettrice Palatina.
I suoi studi e i suoi scritti sono dedicati principalmente alla Firenze tardo-medicea, all’arte fiorentina a cavallo tra Sei e Settecento (in particolare alla natura morta), al collezionismo ed al mecenatismo delle antiche dinastie italiane.
Dal 1990 è in servizio nel Ministero per i Beni Culturali.
È stato Soprintendente a Mantova nel 2011 e a Modena e Reggio Emilia sino al 2015. Dal 2015 è direttore del Polo Museale della Toscana, ora Direzione regionale musei della Toscana.
Sotto la guida di Marco Chiarini, si è dedicato allo studio della pittura di natura morta italiana e del suo collezionismo presso la corte dei Medici, progettando e realizzando tra il 2001 e il 2007 il nuovo Museo della Natura Morta nella Villa medicea di Poggio a Caiano, del quale ha curato con un gruppo di specialisti la pubblicazione del catalogo completo (2009).
Ha curato il riallestimento della Galleria Estense di Modena, riaperta nel maggio del 2015.
I suoi studi e i suoi scritti sono dedicati principalmente alla Firenze tardo-medicea, all’arte fiorentina a cavallo tra Sei e Settecento (in particolare alla natura morta), al collezionismo ed al mecenatismo delle antiche dinastie italiane.
Dal 1990 è in servizio nel Ministero per i Beni Culturali.
È stato Soprintendente a Mantova nel 2011 e a Modena e Reggio Emilia sino al 2015. Dal 2015 è direttore del Polo Museale della Toscana, ora Direzione regionale musei della Toscana.
Sotto la guida di Marco Chiarini, si è dedicato allo studio della pittura di natura morta italiana e del suo collezionismo presso la corte dei Medici, progettando e realizzando tra il 2001 e il 2007 il nuovo Museo della Natura Morta nella Villa medicea di Poggio a Caiano, del quale ha curato con un gruppo di specialisti la pubblicazione del catalogo completo (2009).
Ha curato il riallestimento della Galleria Estense di Modena, riaperta nel maggio del 2015.
ENRICO COLLE
Enrico Colle, dopo aver frequentato i corsi di Storia dell'Arte presso l’Università di Firenze e di Venezia dove si è laureato, si è specializzato nel campo delle arti decorative e ha incentrato i propri studi sugli arredi e sugli oggetti d’arte delle ex residenze reali italiane, anche in vista di una loro più corretta esposizione museografica.
Nell’ambito di tali interessi ha condotto indagini archivistiche sul mobilio delle residenze granducali di Toscana, delle regge di Caserta e Napoli, delle dimore sabaude in Piemonte e sull’allestimento di Palazzo Chigi Saracini a Siena, mentre per conto della direzione delle Civiche Raccolte d’Arti Applicate del Comune di Milano ha compilato il catalogo sistematico dei mobili del Castello Sforzesco.
Suoi contributi sono apparsi nelle riviste ‘Antichità Viva’, ‘Artista’, ‘Prospettiva’, ‘Antologia di Belle Arti’, ‘Bollettino d’Arte’ e nei volumi Arte di Corte a Torino, La cornice italiana, Civiltà dell'Ottocento a Napoli, Bronzi decorativi in Italia, Milano neoclassica. Ha inoltre redatto i cataloghi dei mobili del XVII, del XVIII e del XIX secolo di Palazzo Pitti e quelli relativi al riallestimento degli Appartamenti Reali della reggia fiorentina.
Attualmente ricopre la carica di Soprintendente al Museo Stibbert di Firenze.
Nell’ambito di tali interessi ha condotto indagini archivistiche sul mobilio delle residenze granducali di Toscana, delle regge di Caserta e Napoli, delle dimore sabaude in Piemonte e sull’allestimento di Palazzo Chigi Saracini a Siena, mentre per conto della direzione delle Civiche Raccolte d’Arti Applicate del Comune di Milano ha compilato il catalogo sistematico dei mobili del Castello Sforzesco.
Suoi contributi sono apparsi nelle riviste ‘Antichità Viva’, ‘Artista’, ‘Prospettiva’, ‘Antologia di Belle Arti’, ‘Bollettino d’Arte’ e nei volumi Arte di Corte a Torino, La cornice italiana, Civiltà dell'Ottocento a Napoli, Bronzi decorativi in Italia, Milano neoclassica. Ha inoltre redatto i cataloghi dei mobili del XVII, del XVIII e del XIX secolo di Palazzo Pitti e quelli relativi al riallestimento degli Appartamenti Reali della reggia fiorentina.
Attualmente ricopre la carica di Soprintendente al Museo Stibbert di Firenze.
ANDREA G. DE MARCHI
Andrea De Marchi è nato a Roma nel 1960, e qui ha preso alcuni titoli universitari, prima di un PhD a Losanna, ma ha imparato gran parte di quel che sa da Federico Zeri, con cui ha collaborato per quasi un decennio. Ha sempre abbinato la filologia alla conoscenza concreta del corpo delle opere, giungendo a inventare e brevettare un sistema di conservazione per tavole dipinte.
Ha pubblicato molti lavori su aspetti della pittura italiana medievale e moderna fra i secoli XIV e XIX, nonché su problemi tecnici e critici del restauro e della falsificazione. Ha diretto per tredici anni la Galleria Doria Pamphilj (Roma).
Ha pubblicato molti lavori su aspetti della pittura italiana medievale e moderna fra i secoli XIV e XIX, nonché su problemi tecnici e critici del restauro e della falsificazione. Ha diretto per tredici anni la Galleria Doria Pamphilj (Roma).
CARLO FALCIANI
Carlo Falciani, laureato a Firenze con Carlo Del Bravo nel 1995 con una tesi sul Rosso Fiorentino, ha studiato in Francia all'Université Paris 1, Panthéon-Sorbonne ed è stato fellow a Villa I Tatti, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, e al Center for Advanced Study in the Visual Arts della National Gallery di Washington. Insegna Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Ha pubblicato una monografia sul Rosso Fiorentino e il catalogo monografico Pontormo, disegni degli Uffizi e saggi dedicati alla pittura cinquecentesca fiorentina e ad artisti quali il Pontormo, Bronzino, Allori, Salviati e Vasari, il Primaticcio. Ha curato per il Musée Jacquemart-André di Parigi le mostre Florence, portraits à la cour de Médicis (2015-2016) e La collection Alana. Chefs-d’œuvre de la peinture italienne (2019-2020). Assieme ad Antonio Natali ha curato le mostre di Palazzo Strozzi Bronzino, pittore e poeta alla corte dei Medici (2010-2011), Pontormo e Rosso, divergenti vie della maniera (2014) e Il Cinquecento a Firenze (2017-2018). Assieme a Keith Christiansen, ha curato la mostra The Medici. Portraits and Politics (2021) presso il Metropolitan Museum. Ha scritto su argomenti di critica d’arte e d’arte contemporanea su riviste e cataloghi di mostre per il Museo Pecci, il Museo Fortuny, il Castello di Rivoli.
Ha pubblicato una monografia sul Rosso Fiorentino e il catalogo monografico Pontormo, disegni degli Uffizi e saggi dedicati alla pittura cinquecentesca fiorentina e ad artisti quali il Pontormo, Bronzino, Allori, Salviati e Vasari, il Primaticcio. Ha curato per il Musée Jacquemart-André di Parigi le mostre Florence, portraits à la cour de Médicis (2015-2016) e La collection Alana. Chefs-d’œuvre de la peinture italienne (2019-2020). Assieme ad Antonio Natali ha curato le mostre di Palazzo Strozzi Bronzino, pittore e poeta alla corte dei Medici (2010-2011), Pontormo e Rosso, divergenti vie della maniera (2014) e Il Cinquecento a Firenze (2017-2018). Assieme a Keith Christiansen, ha curato la mostra The Medici. Portraits and Politics (2021) presso il Metropolitan Museum. Ha scritto su argomenti di critica d’arte e d’arte contemporanea su riviste e cataloghi di mostre per il Museo Pecci, il Museo Fortuny, il Castello di Rivoli.
MARIO IOZZO
Mario Iozzo, laureato nel 1981 in Archeologia e Storia dell’Arte Greca all’Università di Firenze, si è perfezionato in quella di Pisa (1981-1982) e specializzato presso la Scuola Archeologica Italiana di Atene (1982-1984), conseguendo poi il Dottorato di ricerca nelle Università Toscane Consorziate (1986-1988).
Dal 1987 archeologo in servizio nel Ministero per i Beni e le Attività Culturali (inizialmente nella Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e attualmente nella Direzione regionale Musei della Toscana) è attualmente direttore del Museo Archeologico Nazionale di Firenze e di Villa Corsini a Castello.
Dal 1989 al 2008 è stato direttore del Museo Archeologico Nazionale di Chiusi (Siena) e successivamente curatore della Sezione Greca e Magnogreca del Museo Archeologico di Firenze.
Dal 1995 al 2001 ha insegnato Archeologia e Storia dell’Arte Greca e della Magna Grecia all’Università di Pisa e dal 1996 al 2010 anche all’Università Internazionale dell’Arte di Firenze.
Ha condotto o diretto campagne di scavo in Calabria, Sardegna, Toscana, a Creta (Gortina, Hagia Triada) e in Peloponneso (Pallantion, Tegea); ha effettuato studi a Corinto (American School of Classical Studies at Athens) e Atene (Museo Archeologico Nazionale e Scuola Archeologica Italiana).
È autore di numerosi articoli scientifici, un gran numero di schede di catalogo e di alcune monografie.
Dal 1987 archeologo in servizio nel Ministero per i Beni e le Attività Culturali (inizialmente nella Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e attualmente nella Direzione regionale Musei della Toscana) è attualmente direttore del Museo Archeologico Nazionale di Firenze e di Villa Corsini a Castello.
Dal 1989 al 2008 è stato direttore del Museo Archeologico Nazionale di Chiusi (Siena) e successivamente curatore della Sezione Greca e Magnogreca del Museo Archeologico di Firenze.
Dal 1995 al 2001 ha insegnato Archeologia e Storia dell’Arte Greca e della Magna Grecia all’Università di Pisa e dal 1996 al 2010 anche all’Università Internazionale dell’Arte di Firenze.
Ha condotto o diretto campagne di scavo in Calabria, Sardegna, Toscana, a Creta (Gortina, Hagia Triada) e in Peloponneso (Pallantion, Tegea); ha effettuato studi a Corinto (American School of Classical Studies at Athens) e Atene (Museo Archeologico Nazionale e Scuola Archeologica Italiana).
È autore di numerosi articoli scientifici, un gran numero di schede di catalogo e di alcune monografie.
LAURA LOMBARDI
Laura Lombardi, storica dell’arte, laureata a Firenze con Carlo Del Bravo e specializzata a Siena con Enrico Crispolti, insegna Fenomenologia delle Arti Contemporanee e Storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Brera e da quest’anno all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
È autrice di saggi su arte e critica d’arte dal XIX secolo (specie sui Macchiaioli, l’Orientalismo e il Simbolismo tra Francia e Italia) fino a oggi, con particolare interesse verso i rapporti tra parola e immagine; ha partecipato a numerose mostre e curato convegni. Tra le sue recenti pubblicazioni: Un sogno fatto a Milano, Dialoghi con Orhan Pamuk intorno alla poetica del museo (Johan&Levi 2018); The Gentle Art of Fake. Arti, teorie e dibattiti sul falso (Silvana Editoriale 2019); Dalla copia al falso al secondo originale (‘Venezia Arti’, 2021). Alla ricerca affianca l’attività del giornalismo, collaborando da molti anni con il mensile ‘Il Giornale dell’arte’ (Allemandi) e con la rivista online ‘Antinomie’. È membro della SISCA (Società italiana di Storia della critica d’arte).
È autrice di saggi su arte e critica d’arte dal XIX secolo (specie sui Macchiaioli, l’Orientalismo e il Simbolismo tra Francia e Italia) fino a oggi, con particolare interesse verso i rapporti tra parola e immagine; ha partecipato a numerose mostre e curato convegni. Tra le sue recenti pubblicazioni: Un sogno fatto a Milano, Dialoghi con Orhan Pamuk intorno alla poetica del museo (Johan&Levi 2018); The Gentle Art of Fake. Arti, teorie e dibattiti sul falso (Silvana Editoriale 2019); Dalla copia al falso al secondo originale (‘Venezia Arti’, 2021). Alla ricerca affianca l’attività del giornalismo, collaborando da molti anni con il mensile ‘Il Giornale dell’arte’ (Allemandi) e con la rivista online ‘Antinomie’. È membro della SISCA (Società italiana di Storia della critica d’arte).
ENRICO MORTEO
Enrico Morteo (1957) è architetto, critico e storico dell'architettura e del design. Pubblicista e saggista, ha scritto libri e curato mostre e cataloghi. È autore e conduttore radiofonico per RAI Radio3. Ha insegnato presso lo IUAV di Venezia, è stato curatore della Collezione Storia del Compasso d’Oro e direttore editoriale di ‘Abitare’. Tra le sue pubblicazioni più importanti: Il Grande Atlante del Design dal 1850 a oggi (Electa, 2008) e Mario Bellini (Phaidon, 2015).
LUCA SCARLINI
Luca Scarlini, scrittore, drammaturgo per teatri e musica, narratore, performance artist. Raccontatore d’arte, collabora con numerosi musei.
Laureato in Storia dello Spettacolo all’Università di Firenze, insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino e presso lo IED, e ha collaborato con numerose istituzioni teatrali italiane ed europee. Scrive per la musica e per la danza: dal 2004 al 2008 è stato consulente artistico del festival MilanOltre al Teatro dell’Elfo di Milano.
Dal 2006 al 2010 è stato docente di Storia della scenografia all’Accademia di Brera, di cui ha ripreso la cattedra nel 2021, e insegna Tecniche di narrazione dell’arte per il Master di Ca’ Foscari. Ha all’attivo una vasta attività come storyteller in teatri, musei e luoghi storici.
Voce di Radio Tre, conduce il programma Museo Nazionale, ha curato mostre sulla relazione tra arte, musica, teatro e moda e scritto diversi libri dedicati a temi d'arte.
Laureato in Storia dello Spettacolo all’Università di Firenze, insegna tecniche narrative presso la Scuola Holden di Torino e presso lo IED, e ha collaborato con numerose istituzioni teatrali italiane ed europee. Scrive per la musica e per la danza: dal 2004 al 2008 è stato consulente artistico del festival MilanOltre al Teatro dell’Elfo di Milano.
Dal 2006 al 2010 è stato docente di Storia della scenografia all’Accademia di Brera, di cui ha ripreso la cattedra nel 2021, e insegna Tecniche di narrazione dell’arte per il Master di Ca’ Foscari. Ha all’attivo una vasta attività come storyteller in teatri, musei e luoghi storici.
Voce di Radio Tre, conduce il programma Museo Nazionale, ha curato mostre sulla relazione tra arte, musica, teatro e moda e scritto diversi libri dedicati a temi d'arte.
CARLO SISI
Carlo Sisi, è stato direttore, fino al 2006, della Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti a Firenze e della Galleria del Costume, in cui ha promosso, con mostre e iniziative, la conoscenza dell’arte dell’Ottocento e del Novecento.
Fino al 2016 è stato presidente del Museo Marino Marini di Firenze e dal 2006 al 2016 è stato presidente del CdA dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Ha fatto parte del gruppo di lavoro che ha curato l’allestimento della Galleria d’arte moderna di Palermo e il nuovo percorso della Collezione Chigi Saracini di Siena.
Attualmente è membro del consiglio scientifico del MART di Rovereto; consigliere di amministrazione della Fondazione Bardini Payron di Firenze; curatore scientifico del Museo Primo Conti di Fiesole e conservatore della Fondazione Ivan Bruschi di Arezzo.
Ha all’attivo numerose pubblicazioni.
Fino al 2016 è stato presidente del Museo Marino Marini di Firenze e dal 2006 al 2016 è stato presidente del CdA dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Ha fatto parte del gruppo di lavoro che ha curato l’allestimento della Galleria d’arte moderna di Palermo e il nuovo percorso della Collezione Chigi Saracini di Siena.
Attualmente è membro del consiglio scientifico del MART di Rovereto; consigliere di amministrazione della Fondazione Bardini Payron di Firenze; curatore scientifico del Museo Primo Conti di Fiesole e conservatore della Fondazione Ivan Bruschi di Arezzo.
Ha all’attivo numerose pubblicazioni.
RICCARDO SPINELLI
Riccardo Spinelli si è laureato in Storia dell’arte all’Università degli Studi di Firenze nel 1982 (con Mina Gregori) e nello stesso ateneo ha conseguito il Diploma di Specializzazione (1986). Borsista alla Fondazione ‘Roberto Longhi’ (1983), ha ottenuto il Dottorato di Ricerca in Storia dell’Arte presso l’Università ‘La Sapienza’ di Roma (1992) e la borsa di studio della Harvard University ‘Villa I Tatti’ a Firenze (1993-1994).
Tra il 1999 e il 2003 ha usufruito d’un assegno di ricerca dell’Università fiorentina per un progetto sulla grande decorazione murale nelle residenze medicee del Seicento e del Settecento, nel cui contesto ha studiato la villa del Poggio Imperiale e le sue decorazioni al tempo in cui fu abitata dalle granduchesse Maria Maddalena d’Austria e Vittoria della Rovere.
Dal 1997 al 2020 ha insegnato Storia dell’Arte negli Istituti d’Istruzione Superiore ed è stato titolare di cattedra al Liceo Artistico di Porta Romana a Firenze.
Dal settembre del 2018 è Accademico d’Onore della fiorentina Accademia delle Arti del Disegno.
È autore di oltre 150 pubblicazioni sull’arte toscana tra la fine del Cinquecento e la seconda metà del Settecento, di monografie su alcune delle chiese di Firenze (Santa Maria Novella, Ognissanti, Badia fiorentina), su importanti artisti del Sei-Settecento (Foggini, Gabbiani, Volterrano, Boschi, Mitelli e Colonna) ed è stato curatore e/o collaboratore di importanti mostre.
Tra il 1999 e il 2003 ha usufruito d’un assegno di ricerca dell’Università fiorentina per un progetto sulla grande decorazione murale nelle residenze medicee del Seicento e del Settecento, nel cui contesto ha studiato la villa del Poggio Imperiale e le sue decorazioni al tempo in cui fu abitata dalle granduchesse Maria Maddalena d’Austria e Vittoria della Rovere.
Dal 1997 al 2020 ha insegnato Storia dell’Arte negli Istituti d’Istruzione Superiore ed è stato titolare di cattedra al Liceo Artistico di Porta Romana a Firenze.
Dal settembre del 2018 è Accademico d’Onore della fiorentina Accademia delle Arti del Disegno.
È autore di oltre 150 pubblicazioni sull’arte toscana tra la fine del Cinquecento e la seconda metà del Settecento, di monografie su alcune delle chiese di Firenze (Santa Maria Novella, Ognissanti, Badia fiorentina), su importanti artisti del Sei-Settecento (Foggini, Gabbiani, Volterrano, Boschi, Mitelli e Colonna) ed è stato curatore e/o collaboratore di importanti mostre.
ANNA ANGUISSOLA
Anna Anguissola insegna Archeologia Classica all’Università di Pisa, dove dirige la Gipsoteca di Arte Antica e Antiquarium. I suoi interessi sono legati soprattutto alla cultura materiale e artistica del mondo ellenistico e romano, in particolare lo sviluppo urbano, l’architettura domestica e funeraria, la scultura e pittura romane, la lavorazione e circolazione del marmo, le fonti letterarie greche e latine sull’arte. Coordina le attività di scavo e ricognizione archeologica dell’Università di Pisa nelle necropoli di Hierapolis di Frigia (Turchia), nel quadro della Missione Archeologica Italiana a Hierapolis. È co-responsabile del programma di ricerche e scavi nella Regio II di Pompei, nell’ambito di un partenariato tra il Parco Archeologico di Pompei, l’Università di Pisa, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, la Scuola IMT Alti Studi Lucca e il Politecnico di Torino.
È stata docente e ricercatrice presso la Friedrich-Alexander-Universität di Erlangen-Norimberga e la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, dove ha conseguito l’abilitazione alla cattedra. Insignita di un Premio Feltrinelli Giovani dall’Accademia Nazionale dei Lincei nel 2018, è membro del Centro Interdisciplinare Liceo Giovani.
Ha curato mostre al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Amori Divini. Miti greci di amore e trasformazione, 2017, con Carmela Capaldi) e alla Fondazione Prada di Milano (Serial Classic. Multiplying Greek Art in Greece and Rome, 2015; Recycling Beauty, 2022-2023, entrambe con Salvatore Settis e allestimento di Rem Koolhaas). Autrice di varie monografie, nel 2022 ha pubblicato, con Riccardo Olivito, i primi risultati del programma di studio della Regio II di Pompei (Edizione degli scavi nei Praedia di Iulia Felix e nuovi studi sulla Regio II di Pompei, Pisa University Press).
È stata docente e ricercatrice presso la Friedrich-Alexander-Universität di Erlangen-Norimberga e la Ludwig-Maximilians-Universität di Monaco di Baviera, dove ha conseguito l’abilitazione alla cattedra. Insignita di un Premio Feltrinelli Giovani dall’Accademia Nazionale dei Lincei nel 2018, è membro del Centro Interdisciplinare Liceo Giovani.
Ha curato mostre al Museo Archeologico Nazionale di Napoli (Amori Divini. Miti greci di amore e trasformazione, 2017, con Carmela Capaldi) e alla Fondazione Prada di Milano (Serial Classic. Multiplying Greek Art in Greece and Rome, 2015; Recycling Beauty, 2022-2023, entrambe con Salvatore Settis e allestimento di Rem Koolhaas). Autrice di varie monografie, nel 2022 ha pubblicato, con Riccardo Olivito, i primi risultati del programma di studio della Regio II di Pompei (Edizione degli scavi nei Praedia di Iulia Felix e nuovi studi sulla Regio II di Pompei, Pisa University Press).
CARLO FALCIANI
Carlo Falciani, laureato a Firenze con Carlo Del Bravo nel 1995 con una tesi sul Rosso Fiorentino, ha studiato in Francia all'Université Paris 1, Panthéon-Sorbonne ed è stato fellow a Villa I Tatti, The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies, e al Center for Advanced Study in the Visual Arts della National Gallery di Washington. Insegna Storia dell’Arte Moderna e Contemporanea all’Accademia di Belle Arti di Firenze.
Ha pubblicato una monografia sul Rosso Fiorentino e il catalogo monografico Pontormo, disegni degli Uffizi e saggi dedicati alla pittura cinquecentesca fiorentina e ad artisti quali il Pontormo, Bronzino, Allori, Salviati e Vasari, il Primaticcio. Ha curato per il Musée Jacquemart-André di Parigi le mostre Florence, portraits à la cour de Médicis (2015-2016) e La collection Alana. Chefs-d’œuvre de la peinture italienne (2019-2020). Assieme ad Antonio Natali ha curato le mostre di Palazzo Strozzi Bronzino, pittore e poeta alla corte dei Medici (2010-2011), Pontormo e Rosso, divergenti vie della maniera (2014) e Il Cinquecento a Firenze (2017-2018). Assieme a Keith Christiansen, ha curato la mostra The Medici. Portraits and Politics (2021) presso il Metropolitan Museum. Ha scritto su argomenti di critica d’arte e d’arte contemporanea su riviste e cataloghi di mostre per il Museo Pecci, il Museo Fortuny, il Castello di Rivoli.
Ha pubblicato una monografia sul Rosso Fiorentino e il catalogo monografico Pontormo, disegni degli Uffizi e saggi dedicati alla pittura cinquecentesca fiorentina e ad artisti quali il Pontormo, Bronzino, Allori, Salviati e Vasari, il Primaticcio. Ha curato per il Musée Jacquemart-André di Parigi le mostre Florence, portraits à la cour de Médicis (2015-2016) e La collection Alana. Chefs-d’œuvre de la peinture italienne (2019-2020). Assieme ad Antonio Natali ha curato le mostre di Palazzo Strozzi Bronzino, pittore e poeta alla corte dei Medici (2010-2011), Pontormo e Rosso, divergenti vie della maniera (2014) e Il Cinquecento a Firenze (2017-2018). Assieme a Keith Christiansen, ha curato la mostra The Medici. Portraits and Politics (2021) presso il Metropolitan Museum. Ha scritto su argomenti di critica d’arte e d’arte contemporanea su riviste e cataloghi di mostre per il Museo Pecci, il Museo Fortuny, il Castello di Rivoli.
EUGENIO PANDOLFINI
Laureato in Architettura a Firenze, ha conseguito un master in Progettazione Architettonica Avanzata e il dottorato in Progetto Architettonico presso la Scuola Tecnica Superiore di Architettura di Madrid (ETSAM), con una ricerca sulla relazione tra comunicazione, paesaggi e nuove tecnologie.
Ha lavorato presso la Scuola di Architettura di Alghero e di Firenze e successivamente ha iniziato a collaborare con il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze, dove attualmente ricopre il ruolo di ricercatore, occupandosi di didattica (svolge i corsi di Teorie e Tecniche della Comunicazione Generativa) e ricerca, con un focus sulla relazione tra nuove tecnologie, percezione del paesaggio e strategie di valorizzazione dei territori locali.
È socio fondatore del Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa ETS, diretto da Luca Toschi, dove sviluppa e coordina progetti di ricerca teorica e applicata sulla Comunicazione Generativa come strumento di costruzione di comunità, in collaborazione con istituzioni, associazioni, imprese e altre organizzazioni.
Numerosi sono i suoi contributi critici a livello nazionale e internazionale.
Ha lavorato presso la Scuola di Architettura di Alghero e di Firenze e successivamente ha iniziato a collaborare con il Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali dell’Università di Firenze, dove attualmente ricopre il ruolo di ricercatore, occupandosi di didattica (svolge i corsi di Teorie e Tecniche della Comunicazione Generativa) e ricerca, con un focus sulla relazione tra nuove tecnologie, percezione del paesaggio e strategie di valorizzazione dei territori locali.
È socio fondatore del Centro Ricerche “scientia Atque usus” per la Comunicazione Generativa ETS, diretto da Luca Toschi, dove sviluppa e coordina progetti di ricerca teorica e applicata sulla Comunicazione Generativa come strumento di costruzione di comunità, in collaborazione con istituzioni, associazioni, imprese e altre organizzazioni.
Numerosi sono i suoi contributi critici a livello nazionale e internazionale.
GIUSEPPE BARBERA
È stato professore ordinario di Colture Arboree all’Università di Palermo. Si occupa di alberi, sistemi e paesaggi agrari e agroforestali del Mediterraneo. Ha curato per il FAI il recupero del giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi e di Donnafugata a Pantelleria. Fa parte del Consiglio Scientifico dell’Osservatorio nazionale del paesaggio rurale e dell’Associazione Italiana Parchi e Giardini Storici. Socio onorario dell’Associazione Italiana Architettura del Paesaggio, membro del Consiglio Scientifico dell’“Osservatorio nazionale del paesaggio rurale” (Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali) e del Comitato Scientifico della Fondazione Benetton Studi e Ricerche. Nel 2012 e 2013 è stato assessore all’Ambiente del Comune di Palermo.
Tra le sue pubblicazioni: Tuttifrutti. Viaggio tra gli alberi da frutto mediterranei, fra scienza e letteratura, Mondadori, Milano 2007 (Premio Giardini Hanbury, Grinzane Cavour 2007); Abbracciare gli alberi. Mille buone ragioni per piantarli e difenderli, Mondadori, Milano 2009; Conca d’oro, Sellerio Editore, Palermo 2012; Breve storia degli alberi da lettura, Henry Beyle, Milano 2015; Pantelleria, Rizzoli, Milano 2016.
Tra le sue pubblicazioni: Tuttifrutti. Viaggio tra gli alberi da frutto mediterranei, fra scienza e letteratura, Mondadori, Milano 2007 (Premio Giardini Hanbury, Grinzane Cavour 2007); Abbracciare gli alberi. Mille buone ragioni per piantarli e difenderli, Mondadori, Milano 2009; Conca d’oro, Sellerio Editore, Palermo 2012; Breve storia degli alberi da lettura, Henry Beyle, Milano 2015; Pantelleria, Rizzoli, Milano 2016.
ANNA LAMBERTINI
Architetto e paesaggista con specializzazione post-laurea in Architettura dei giardini e Progettazione del Paesaggio e dottorato di ricerca in Progettazione Paesistica, è professoressa associata di Architettura del paesaggio presso il Dipartimento di Architettura dell’Università di Firenze. Insegna anche presso l’Ecole Euro-Méditerranéenne d’Architecture, de Design et d’Urbanisme di Fès, Marocco. Le sue attività di ricerca e di esplorazione progettuale privilegiano la dimensione dei paesaggi ordinari e degli spazi aperti del quotidiano, con riferimento ad alcuni temi in particolare: biodiversità e nature urbane; progettazione paesaggistica dei sistemi di spazi aperti e delle infrastrutture per la mobilità; progetto dei paesaggi ludici; intersezioni tra pratiche artistiche, cultura del giardino e architettura del paesaggio. Si interessa inoltre di teoria e critica della produzione storica e contemporanea dell'architettura del paesaggio e del giardino.
GIOVANNI MORELLI
Agronomo e arboricoltore, titolare dello Studio Progetto Verde e direttore tecnico della Società AR.ES. - Arboricoltura Estense di Ferrara, esercita la libera professione dal 1994, occupandosi sia di analisi della stabilità che, più in generale, di consulenze specialistiche nel settore dell’arboricoltura urbana, applicando i principi della morfofisiologia arborea. Ha scritto numerosi articoli su riviste del settore italiane ed estere, ha partecipato alla stesura del Manuale di gestione degli alberi monumentali della Regione Emilia Romagna ed è docente in corsi di specializzazione e master anche a livello universitario. È stato relatore in oltre cento convegni o seminari specialistici nazionali e internazionali. È membro della I.S.A. (International Society of Arboriculture), della S.I.A. (Società Italiana di Arboricoltura), della A.A. (Associazione Arboricoltori) e della S.A.G. Baumstatik (associazione tecnici abilitati al metodo S.I.M. per la valutazione di stabilità degli alberi). Ha acquisito le qualifica di I.S.A. Certified Arborist, I.S.A. - B.C.M.A. (Board Certified Master Arborist), E.T.T. - European Tree Technician, T.R.A.Q. (Tree Risk Assessment Qualification) e Q.T.R.A. (Qualified Tree Risk Assessment).
FILIPPO PIZZONI
Architetto paesaggista, laureato al Politecnico di Milano, si è specializzato in Conservazione di Parchi e Giardini Storici all’Università di York con una borsa di studio ICOMOS-IFLA. Si occupa di progettazione di giardini e restauro di parchi storici, pubblici e privati. Nel 2004 ha ricevuto il Premio Martini per gli Architetti del Paesaggio e ha partecipato con progetti vincitori al Festival des Jardins di Chaumont-sur-Loire e Lausanne Jardins. All’attività di progettazione unisce l’interesse per la comunicazione della cultura del giardino, con pubblicazioni, mostre e convegni legati al tema del verde. Coordina la Mostra mercato Orticola di Milano e le Giornate di Studi di Orticola di Lombardia. Insegna al Politecnico di Milano nel corso di Landscape Heritage. Vicepresidente di Orticola di Lombardia, consigliere nazionale di Italia Nostra nel triennio 2019-2021, è vicepresidente della sezione di Italia Nostra Milano Nord-Boscoincittà. Membro del Comitato scientifico di APGI - Associazione Parchi e Giardini d’Italia, ha preso parte al gruppo di lavoro MiC-APGI per la stesura delle Linee Guida per il Restauro dei Giardini Storici, adottate dal Ministero nel dicembre 2021.
MARCO MASSETI
Marco Masseti è zoologo e paleoecologo, specializzato nello studio delle relazioni che si sono sviluppate fra uomo e animali nel corso dell’evoluzione civile, delle specie zoologiche antropocore e della fauna di ambiente antropogenico. Per molti anni è stato docente e ha svolto attività di ricerca presso il Dipartimento di Biologia dell’Università di Firenze.
È autore di circa 300 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e di vari articoli giornalistici divulgativi. È stato invitato a partecipare a seminari e tenere conferenze presso numerose istituzioni internazionali. Fino alla fine del 2019 ha fatto parte del Consiglio scientifico del Museum national d’Historie naturelle di Parigi. É membro dell’International Union for the Conservation of Nature - Species Survival Commission (IUCN - SSC), oltre ad essere Fellow della Linnaean Society di Londra.
Fra i suoi libri possiamo ricordare: Uomini e (non solo) topi (Firenze University Press 2002); Island of deer (Environment Organization of the City of Rhodes, 2002); Fauna toscana (ARSIA, Firenze 2003); Atlas of terrestrial mammals of the Ionian and Aegean islands (De Gruyter, Berlino 2012); La fattoria di Lorenzo il Magnifico (Pentalinea, Prato 2015) e Zoologia della Sicilia araba e normanna (Edizioni Danaus, Palermo 2016).
È autore di circa 300 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e di vari articoli giornalistici divulgativi. È stato invitato a partecipare a seminari e tenere conferenze presso numerose istituzioni internazionali. Fino alla fine del 2019 ha fatto parte del Consiglio scientifico del Museum national d’Historie naturelle di Parigi. É membro dell’International Union for the Conservation of Nature - Species Survival Commission (IUCN - SSC), oltre ad essere Fellow della Linnaean Society di Londra.
Fra i suoi libri possiamo ricordare: Uomini e (non solo) topi (Firenze University Press 2002); Island of deer (Environment Organization of the City of Rhodes, 2002); Fauna toscana (ARSIA, Firenze 2003); Atlas of terrestrial mammals of the Ionian and Aegean islands (De Gruyter, Berlino 2012); La fattoria di Lorenzo il Magnifico (Pentalinea, Prato 2015) e Zoologia della Sicilia araba e normanna (Edizioni Danaus, Palermo 2016).
SIMONE VERDE
Simone Verde è un museologo e storico dell'arte italiano. Già direttore del Complesso Monumentale della Pilotta, di cui ha portato a termine il totale restauro e riallestimento, a partire dal gennaio 2024 è direttore delle Gallerie degli Uffizi.
È stato responsabile della ricerca scientifica e della produzione editoriale per il Louvre di Abu Dhabi ed è stato attivo nella cooperazione internazionale in paesi non occidentali.
È membro del comitato scientifico dell’Ermitage in Italia e ha assicurato numerose expertise all’estero, tra cui per i musei della capitale dell’Arabia Saudita, Riyad. Sempre in quest’ottica è uno degli autori del documento del Louvre per la riforma dell’Unesco commissionato nel 2013 dalla Presidenza della Repubblica francese.
È laureato in filosofia teoretica a Roma, ha conseguito un Master in filosofia antica a Parigi, si è diplomato in storia dell’arte all’École du Louvre e ha conseguito un dottorato in antropologia dei beni culturali all’EHESS di Parigi. In qualità di storico dell’arte e antropologo culturale ricopre il ruolo di curatore e autore di cataloghi e mostre, tra cui spicca l’enciclopedica “I Farnese, arte, architettura, potere”.
È stato responsabile della ricerca scientifica e della produzione editoriale per il Louvre di Abu Dhabi ed è stato attivo nella cooperazione internazionale in paesi non occidentali.
È membro del comitato scientifico dell’Ermitage in Italia e ha assicurato numerose expertise all’estero, tra cui per i musei della capitale dell’Arabia Saudita, Riyad. Sempre in quest’ottica è uno degli autori del documento del Louvre per la riforma dell’Unesco commissionato nel 2013 dalla Presidenza della Repubblica francese.
È laureato in filosofia teoretica a Roma, ha conseguito un Master in filosofia antica a Parigi, si è diplomato in storia dell’arte all’École du Louvre e ha conseguito un dottorato in antropologia dei beni culturali all’EHESS di Parigi. In qualità di storico dell’arte e antropologo culturale ricopre il ruolo di curatore e autore di cataloghi e mostre, tra cui spicca l’enciclopedica “I Farnese, arte, architettura, potere”.
KEITH CHRISTIANSEN
Keith Christiansen è Curator Emeritus del Metropolitan Museum dove ha iniziato la sua carriera nel 1977 e dove, per oltre dieci anni (2009-2021) è stato presidente del Dipartimento di Pittura Europea “John Pope-Hennessy”. Nei suoi quarant’anni di permanenza al Met, ha collaborato all’organizzazione di numerose mostre, fra le quali Painting in Renaissance Siena: 1420-1500 (1989), The Age of Caravaggio (1985), Orazio and Artemisia Gentileschi (2002), Andrea Mantegna (1992), Tiepolo (1997), El Greco (2003), Ribera (1992), Poussin and Nature (2008). Ha insegnato presso la Columbia University e l’Institute of Fine Arts della New York University. Oltre ad aver compiuto importanti acquisizioni per conto del Museo, inclusa la Negazione di San Pietro di Caravaggio, ha all’attivo numerosissime pubblicazioni ed è membro della American Academy of Arts and Sciences e Chevalier dans l’Ordre des Arts et des Lettres conferitogli dal Ministero della cultura francese.
LUCA MATTEDI
Luca Mattedi è uno storico dell’arte, attualmente dottorando dell’Università di Trento, specializzato nella cultura figurativa toscana medievale e rinascimentale. Si è formato nelle università di Trento e di Firenze. È stato borsista presso la Fondazione Roberto Longhi di Firenze e presso la Fondazione Federico Zeri di Bologna. Ha collaborato con diversi musei italiani in progetti volti alla divulgazione storico-artistica e da qualche anno tiene lezioni presso le università di Trento e di Bologna. Fra le sue pubblicazioni si annovera una serie di contributi relativi alla pittura fiorentina nonché al tema del collezionismo. Ha recentemente pubblicato insieme ad Andrea Bacchi il volume Italian Paintings: Federico Zeri e il Metropolitan Museum (Fondazione Federico Zeri, Bologna 2022).
MARCO SAMMICHELI
Marco Sammicheli è curatore per il settore design, moda e artigianato di Triennale Milano e direttore del Museo del Design Italiano. È International Relations Chief Officer di Triennale dove dal 2018 si occupa dell’Esposizione Internazionale in collaborazione con il Bureau International des Expositions (BIE) e il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).
Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione conseguita all'Università di Siena, prima si specializza in storia del design alla Bauhaus Universität di Weimar e poi consegue un dottorato di ricerca in Design e Tecnologie per la valorizzazione dei beni culturali al Politecnico di Milano.
Ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia del 2014, alla Biennale di Design di Lubiana del 2022 e ha curato il padiglione Italia alla Biennale di Design di Londra del 2023, oltre ad aver curato mostre in Europa, America Latina e Asia.
Ha redatto saggi e pubblicazioni per musei e istituzioni culturali. Editorialista de ‘Il Sole 24 Ore’ e ‘Wallpaper*’, ha curato pubblicazioni su Mario Bellini, Steven Holl, Zaha Hadid. Per il Salone del Mobile di Milano ha curato The Design City: Milano città laboratorio (Forma edizioni, Firenze 2018), ricerca e pubblicazione dedicata alla città di Milano come piattaforma urbana per lo sviluppo di industrie creative.
È professore a contratto all'Università Cattolica di Milano dove coordina la ricerca “Disegnare il sacro”, progetto interaccademico in collaborazione con i Musei Vaticani.
Siede nel board della Collezione Paolo VI, della Fondazione Massimo e Sonia Cirulli e della Fondazione Vico Magistretti
Dopo la laurea in Scienze della Comunicazione conseguita all'Università di Siena, prima si specializza in storia del design alla Bauhaus Universität di Weimar e poi consegue un dottorato di ricerca in Design e Tecnologie per la valorizzazione dei beni culturali al Politecnico di Milano.
Ha partecipato alla Biennale di Architettura di Venezia del 2014, alla Biennale di Design di Lubiana del 2022 e ha curato il padiglione Italia alla Biennale di Design di Londra del 2023, oltre ad aver curato mostre in Europa, America Latina e Asia.
Ha redatto saggi e pubblicazioni per musei e istituzioni culturali. Editorialista de ‘Il Sole 24 Ore’ e ‘Wallpaper*’, ha curato pubblicazioni su Mario Bellini, Steven Holl, Zaha Hadid. Per il Salone del Mobile di Milano ha curato The Design City: Milano città laboratorio (Forma edizioni, Firenze 2018), ricerca e pubblicazione dedicata alla città di Milano come piattaforma urbana per lo sviluppo di industrie creative.
È professore a contratto all'Università Cattolica di Milano dove coordina la ricerca “Disegnare il sacro”, progetto interaccademico in collaborazione con i Musei Vaticani.
Siede nel board della Collezione Paolo VI, della Fondazione Massimo e Sonia Cirulli e della Fondazione Vico Magistretti
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