Anna Anguissola
I MANGIACARNE. PRODUZIONE, VIAGGI E IMMAGINI DEI SARCOFAGI ROMANI
Le migliaia di sarcofagi (letteralmente “mangia-carne”) in marmo prodotti tra il II e il IV secolo d.C. a Roma e nel Mediterraneo orientale sono preziose fonti d’informazioni per comprendere il rapporto dell’uomo con la morte, i modi della ricezione e appropriazione del mito greco, la fisionomia e l’organizzazione di un articolato panorama produttivo e commerciale.
Dalla preparazione del blocco in cava, al lavoro degli artigiani incaricati di sbozzare cassa e coperchio, ai finissimi rilievi creati da raffinati maestri, fino alle operazioni di trasporto e messa in opera, ogni sarcofago è frutto di una complessa trama di competenze e specchio dell’economia mediterranea nei secoli dell’impero. I fregi che decorano le casse dei sarcofagi romani mettono sovente in scena i desideri, le aspettative, le paure dei loro committenti attraverso il filtro del mito greco: storie d’amore, beatitudine e morte per raccontare la tenerezza di un legame, le speranze per l’aldilà, il dolore della perdita. In altri casi, si scelgono immagini di vita quotidiana per illustrare una dimensione familiare e sociale, o cruente scene di battaglia per esaltare il valore militare del titolare del sarcofago. I testi iscritti sui sarcofagi rivelano la cura con cui erano pianificate la sepoltura, i riti di commemorazione, la manutenzione della tomba e la sua trasmissione ereditaria.
Nelle collezioni dei nostri musei e nella trama delle nostre città i sarcofagi sono pressoché ubiqui, spesso reimpiegati in epoche successive come fontane, altari, fonti battesimali, sepolcri e reliquiari. La monumentalità, il pregio del materiale, la vivacità delle scene figurate, l’immediata riconoscibilità come oggetti ‘antichi’ hanno reso i sarcofagi romani efficaci strumenti di comunicazione anche molti secoli dopo la fine della cultura che li ha prodotti, in un mondo dominato da una prospettiva religiosa e da forme di vita sociale profondamente diverse.
Stagione: Autunno 2023
Data: 23 novembre 2023
Durata: 53 min
Lingua: italiano
Dalla preparazione del blocco in cava, al lavoro degli artigiani incaricati di sbozzare cassa e coperchio, ai finissimi rilievi creati da raffinati maestri, fino alle operazioni di trasporto e messa in opera, ogni sarcofago è frutto di una complessa trama di competenze e specchio dell’economia mediterranea nei secoli dell’impero. I fregi che decorano le casse dei sarcofagi romani mettono sovente in scena i desideri, le aspettative, le paure dei loro committenti attraverso il filtro del mito greco: storie d’amore, beatitudine e morte per raccontare la tenerezza di un legame, le speranze per l’aldilà, il dolore della perdita. In altri casi, si scelgono immagini di vita quotidiana per illustrare una dimensione familiare e sociale, o cruente scene di battaglia per esaltare il valore militare del titolare del sarcofago. I testi iscritti sui sarcofagi rivelano la cura con cui erano pianificate la sepoltura, i riti di commemorazione, la manutenzione della tomba e la sua trasmissione ereditaria.
Nelle collezioni dei nostri musei e nella trama delle nostre città i sarcofagi sono pressoché ubiqui, spesso reimpiegati in epoche successive come fontane, altari, fonti battesimali, sepolcri e reliquiari. La monumentalità, il pregio del materiale, la vivacità delle scene figurate, l’immediata riconoscibilità come oggetti ‘antichi’ hanno reso i sarcofagi romani efficaci strumenti di comunicazione anche molti secoli dopo la fine della cultura che li ha prodotti, in un mondo dominato da una prospettiva religiosa e da forme di vita sociale profondamente diverse.
Stagione: Autunno 2023
Data: 23 novembre 2023
Durata: 53 min
Lingua: italiano
dai CONSIGLI LIBRARI
Vivere con i miti. L'iconografia dei sarcofagi romani
Paul Zanker e Edwal Bjorn Christian
Bollati Boringhieri, Torino 2008
Miti scolpiti, miti narrati. Riflessioni sulla produzione di sarcofagi romani tra arte e letteratura
Giulia Salvo
Padova University Press, Padova 2015
Istruzioni funerarie latine. Sopravvivere alla morte. Testo latino a fronte
A cura di Chantal Gabrielli
Rusconi Libri, Rimini 2020
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