Andrea G. De MarchiIL DIVORZIO TRA PITTURA E SCULTURA
Una panoramica sulla pittura e la scultura mostra come nel mondo greco-romano tali tecniche fossero in una situazione armonica. Tutti sanno che templi e statue erano colorate. Eppure, proprio nel momento della rievocazione rinascimentale di quel periodo, la visione di quell’eredità è stata sbiancata.
Quella scissione – che tende a separare le due discipline e a decolorare la scultura, perché più legata a una certa idea dell’Antico – si è perpetuata all’ombra di visioni estetiche diverse. Conferma bene l’andazzo la raccolta di gessi ospitata nei locali in cui si svolge questa nuova stagione di conferenze, ‘vispe’ e centrate su angolazioni originali.
Eppure proprio i gessi furono pane quotidiano per moltissimi pittori. Insieme alla grafica a stampa, costituirono i loro principali sussidi informativi. Se ne trovano in alcuni inventari di morte di tali artisti, e in quadri con autoritratti o in scene di studio. Un caso merita particolare attenzione: Michael Sweerts, brussellese vissuto in Italia attorno a metà Seicento, sembra aver avuto una vocazione all’insegnamento. La sua didattica fu incentrata su disegno e pitture, corroborata da una ricca strumentazione di gessi. Nelle sue opere vediamo dipinti calchi da sculture famose e, probabilmente, anche da cadaveri. I gessi diventavano così dei modelli umani economici e funzionali.
Stagione: Autunno 2023
Data: 7 dicembre 2023
Durata: 41 min
Lingua: italiano
Quella scissione – che tende a separare le due discipline e a decolorare la scultura, perché più legata a una certa idea dell’Antico – si è perpetuata all’ombra di visioni estetiche diverse. Conferma bene l’andazzo la raccolta di gessi ospitata nei locali in cui si svolge questa nuova stagione di conferenze, ‘vispe’ e centrate su angolazioni originali.
Eppure proprio i gessi furono pane quotidiano per moltissimi pittori. Insieme alla grafica a stampa, costituirono i loro principali sussidi informativi. Se ne trovano in alcuni inventari di morte di tali artisti, e in quadri con autoritratti o in scene di studio. Un caso merita particolare attenzione: Michael Sweerts, brussellese vissuto in Italia attorno a metà Seicento, sembra aver avuto una vocazione all’insegnamento. La sua didattica fu incentrata su disegno e pitture, corroborata da una ricca strumentazione di gessi. Nelle sue opere vediamo dipinti calchi da sculture famose e, probabilmente, anche da cadaveri. I gessi diventavano così dei modelli umani economici e funzionali.
Stagione: Autunno 2023
Data: 7 dicembre 2023
Durata: 41 min
Lingua: italiano
dai CONSIGLI LIBRARI
La scultura raccontata da Rudolf Wittkower. Dall'antichità al Novecento
Rudolf Wittkower
Einaudi, Roma 2022
I colori del bianco. Policromia nella scultura antica
Traduzioni di M. Papini e E. Polito
De Luca Editori d'Arte, Roma 2004
Storia del ritratto in cera
Julius von Schlosser
Medusa Edizioni, Milano 2011
Gypsa. Atti delle giornate di studio (Urbino, 22-23 marzo 2012)
A cura di M.E. Micheli e A. Santucci
Edizioni ETS, Pisa 2014
Scultura e calchi in gesso. Storia, tecnica, conservazione
Lorenza D'Alessandro e Francesca Persegati
L'Erma di Bretschneider, Roma 11987
RELATIVI
Brevissime ETS
Via dei Renai, n°20r
50125 Firenze
Copyright Brevissime © 2024
30% discount offer!
Click the button to make this offer yours! Limited-time only!