Cristina Acidini
LA GLORIA E LA SASSATA.
LE COLPE DELLA SCULTURA

Nel codice simbolico delle Arti, nel Cinquecento alla Scultura fu assegnato l’alloro: vale a dire, un’allusione alla gloria dell’esposizione pubblica, di cui godeva e gode molta statuaria. Ma la gloria ha il suo lato oscuro. Attraverso i secoli, le statue installate alla pubblica vista hanno celebrato e continuano a celebrare fatti e personaggi che, ritenuti meritevoli o commemorati per dovere nel loro tempo, sono poi apparsi obsoleti o addirittura esecrandi. La colpa (involontaria) d’aver glorificato divinità ripudiate e tiranni deposti, la scultura la sta ancora scontando, specie dopo la caduta dei regimi totalitari del Novecento. Oggi si autoesilia dalla pratica della figura umana rifugiandosi nel gioco astratto dei volumi e dei materiali, nel concettuale, nella land art. Quanto alle statue aventi valenza politica, non si contano quelle rimosse e distrutte dall’antichità ai nostri giorni, da Mussolini a Saddam Hussein e, ora, a Colombo e al generale Lee. Del resto anche il David di Michelangelo – la statua più idolatrata del mondo – venne preso a sassate la notte prima d’esser montato sul basamento di fronte a Palazzo Vecchio a Firenze.

Stagione: Autunno 2023
Data: 28 settembre 2023
Durata: 47 min
Lingua: italiano
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